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Carissimi, finalmente riesco a pubblicare il mio terzo lavoro concluso da quando ho iniziato questa meravigliosa passione (circa un 1 anno e mezzo fa! ). E personalmente ne sono fiero, non tanto per la qualità finità del mio "pargolo", quanto più perchè sono riuscito a rispettare i tempi, mi sono divertito a provare, sperimentare, costruire e cercare di immaginare la rappresentazione del "fotogramma" che avevo in mente. Vista il mio proverbiale problema di scrivere troppo, ho pensato di dividere la presentazione del mio lavoro in parti ben distinte, tutte rigorosamente sotto "SPOILER", in modo che qualunque buon'anima che entri in questo post, possa decidere di indirizzarsi solo verso le foto (e scappare dopo le prime due... ) o se, sentendosi estremamente masochista (o perchè no, con gravi problemi a prendere sonno), ritenga coraggiosamente di addentrarsi in una lettura in cui cerco di motivare il perchè della scena (la "raison d etre" del diorama, diciamo ).
Respiro profondo. Su la testa e iniziamo.
L'IDEA.
La scelta di presentare come soggetti del diorama il Gouf Custom e l'EZ8 è dovuta principalmente al mio amore viscerale per "The 8th MS Team". A differenza di altre opere del magnifico universo Gundamico, dove spesso ricorre il concetto di "New Type" e dei loro poteri tra i protagonisti, con conseguente riflesso anche sui Mobile Suit utilizzati, i personaggi dell'8th MS Team sono più "umani" e "comuni", e tramite un rapporto empatico particolare, è molto più facile immedesimarsi nelle loro vite e nelle loro esperienze. Gli stessi mezzi vengono visti in maniera più marcata come strumenti di guerra seriali, vengono considerati alla stregua di "carri armati" e come estensione stessa del potere di attacco degli stessi piloti che li governano. E come qualsiasi strumento di produzione di massa, gli stessi Mobile Suit affrontano le problematiche tipiche di mezzi calati in un campo di battaglia: mancanza di munizioni, danni e manutenzioni spesso insufficienti, obbligo di "assemblare" le proprie armi. Sicuramente questa visione è ancora più accentuata considerando che salvo qualche eccezione, la maggior parte di questi sono modelli "Ground Type". Nella serie sono presenti episodi dove il concetto di scontro è rappresentato in modo magnifico (come dimenticare la scena in cui il Gouf Custom "infilza" il Guntank Mass Production? ). Mi affascina l'idea di guerriglia urbana tra colossi di metallo alti 4 piani, l'intensa emozione della battaglia tra le strade e i palazzi, dove (secondo me) la brutalità della guerra viene resa in modo più duro e distruttivo, sia per i mezzi coinvolti, sia per i loro piloti, che per il background devastato e molto più vicino al significato di "guerra" che conosciamo noi. Sicuramente il duello tra il Gouf Custom (azzeccatissima evoluzione del Gouf Classico), pesantemente armato e indicato per scontri a corto e medio raggio, piltotato da un asso di Zeon, e l'Ez8, "kitbash" del RX-79 (quest'ultimo sicuramente più carismatico come design, forse perchè ricorda il ben più famoso RX-78 di Amuro Rei), utilizzato da un giovane comandante di plotone della federazione, è la summa massima dei duelli nella serie. Gli stessi mezzi utilizzati diventano gli alter ego dei due soldati, ne prendono le sembianze e trasudano le stesse emozioni: il Gouf Custom di Norris Packard, un uomo ormai reso cinico e duro dalle innumerevoli battaglie, pronto al sacrificio massimo per salvare la persona lui cara (impressionante la sua figura da padre surrogato e protettivo per la giovane Aina), e L'Ez8 di Shiro Amada, un giovane idealista che è costretto a rivedere le sue posizioni di fronte agli orrori della guerra, senza mai però perdere la speranza. Ritengo la serie una delle migliori del Gundam Universe a livello emotivo e di contenuti, e perciò volevo, nel mio piccolo, omaggiarla di un una sorta di semplice tributo. Il diorama rappresenta una "untold tale", una rappresentazione di un ipotetico istante che non è mai stato mostrato nella battaglia, dove il Gouf Custom, come un guerriero cacciatore, bracca senza tregua la sua preda, l'Ez8, che cerca di sfuggire e nascondersi, conscio della sua inferiorità, per prepararsi a sferrare un colpo decisivo nella speranza di sopravvivere un altro giorno.
NO PLACE TO HIDE. -Sinopsi del diorama-
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Guerra. La Guerra è crudele. Ti cambia e ti porta via quello che di più prezioso hai: la famiglia, gli amici, un posto in cui vivere. E non puoi farci nulla. Assisti impotente a tutto quello che accade. E preghi solo di vedere un altro giorno. Ti dimentichi di vivere, in guerra. Sopravvivere è tutto, per molti. Ma tu sei diverso. Non hai mai avuto molto nella tua vita, la famiglia se ne è andata anni fa, prima che questa bomba scoppiasse sulla testa di tutti. Non l'hai mai cercata ne ti ha cercato lei. Amici? Non ci sono più amici ora, forse quando eri ancora un bambino e giocavi con altri ragazzini, e tornavi a casa da un padre sempre troppo ubriaco per prepararti la cena o per rimboccarti le coperte. Una casa? Questa è la tua casa. E' tutto quello che hai. Tutto quello che ormai ti è rimasto. Paradossale, vero? Odiavi tuo padre perchè preferiva una bevuta a te, il sangue del suo sangue, e alla fine cosa sei diventato? Un dispensatore di oblio in bottiglia. Ti attacchi a questo posto e ti nascondi dalla realtà. "Sono al sicuro qui", pensi. I pochi che entravano qui ormai sono andati. Scappati. O morti forse. Forse hanno trovato un nascondiglio migliore in cui rifugiarsi. Impassibile li vedevi entrare, un cenno del capo, e un bicchiere pulito da riempire. Nei mesi i disperati senza speranza della città sono diminuiti.. Il padre di famiglia che si annebbia il cervello perchè non sa cosa fare, l'operario che ormai non ha più un lavoro, l'insegnante che non ha più bambini a cui insegnare hanno lentamente ma inesorabilmente lasciato il posto una clientela differente: in uniforme, chiassosa, certe volte violenta. Ma a te non interessa. Non ti interessa che non paghino. I soldi ormai servono a poco. Non ti interessa quando gridano e inneggiano al Principato. Li osservi che si vantano e ridono, ma vedi nei loro occhi il terrore, la paura, la perdita di speranza. Certi giorni entrano in pochi, e si siedono e sommessamente ricordano i compagni caduti. Anche loro si stanno nascondendo. Come te. Ma oggi è diverso. E un tintinio di bicchieri ti avverte. Nessun posto dove nascondersi.
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La Furia. Ora capisci. Come si muove e come combatte è pura furia. Non si ferma, non importa quanto volte viene colpito. Avanza nella polvere e tra le macerie. Ogni suo passo fa tremare le fondamenta stesse del mondo. Ma noi puoi scappare. Hai un compito. Tremi quando impugni i comandi del tuo Mobile Suit. Non devi aver paura. La paura ti uccide prima dei proiettili. Sei stanco ma devi continuare. Per Lei. Ti allontani dall'epicentro della battaglia. Allenta la presa, cerca riparo, preparati a colpire. Raffiche di colpi esplodono sempre più vicine. Mille pensieri, mille orribili pensieri affollano la tua mente. Senti nella tua testa le grida dei tuoi compagni, senti le urla degli innocenti che sono stati investiti da questa guerra, di cui ormai non capisci nemmeno il motivo. Era tutto così diverso, all'inizio: eri fiero delle tue scelte, eri sicuro di essere nel giusto. Ma la guerra ti cambia. Ogni volta che spari non riesci a non pensare all'uomo dietro alla macchina. Un uomo come te, con i suoi sogni e le sue paure. Scuoti la testa e cerchi di concentrarti. La Furia non è come te. L'hai visto all'opera. E' un demone senz'anima, pronto a divorarti. Pronto a nutrirsi della tua paura e vomitandoti addosso odio incandescente. Devi sorprenderlo, devi approfittare della sua arrogante sicurezza. E colpire senza esitazione. Arrivi ai limiti di questa città ormai desolata. E il cupo rombo avanza. "Lì dietro!" Sposti il tuo mostro meccanico dietro un palazzo fatiscente. Vorresti rimpicciolirti e sparire sotto un sasso. Armeggi con i comandi per riuscire ad aprire lo scrigno di morte che ti porti dietro. Le enormi mani del tuo mezzo, con una abilità che non ne pensavi capace iniziano ad estrarre componenti e meccanismi. "Un solo colpo....basta un solo colpo..." Ti costringi a convincerti, ma in cuor tuo, tremi al pensiero che un affronto simile possa solo ulteriormente innervosire la Furia. E mentre ti prepari alla sfida decisiva, osservi un cartellone. "...Cocktails..." E sorridi. E' un attimo. Tutto cambia. Un rumore di vetri frantumati, metallo che si piega, cemento che si sgretola. Una lingua di metallo fischia a pochi metri sopra la tua testa, sferzando l'aria, soffiando via tutti i tuoi pensieri. E' Qui. La Furia è arrivata. Non si può scappare dal destino. Nessun posto dove nascondersi.
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Salvala. Proteggila. Merita di vivere. Merita una nuova possibilità. Tu non hai conosciuto che dolore, rabbia e morte. Le persone ti guardano e hanno paura. Fuggono il tuo sguardo, cercano di nascondersi. La tua vita è stata questa. Solitudine, senso del dovere. Nessun altro scopo. Ma lei ti ha incantato. Un fiore delicato, nato nel sangue. Un bocciolo dischiuso che ti ha scaldato l'anima che pensavi di non avere. L'enorme gigante avanza senza esitare. Colpisce rapido e devastante. Non hai tempo per la pietà. Ne va della sua vita. Solo questo. Una possibilità per lei. Di crescere, amare, sorridere. Non per Zeon, non per il presuntuoso fratello del suo incantevole fiore. Il suono dei colpi nemici contro il suo mezzo lo risvegliano dal pensiero del sorriso di lei. Non si volta nemmeno verso la fonte di quelle insignificanti punture. Un secondo. Tutta la cabina trema quando l'enorme arma scarica uno sciame di acciaio contro l'inerme burattino della federazione. Un altro cade. Rastrella meticolosamente ogni ostilità, si muove nel labirinto senza timore e dubbi. Per lei. Non gli importa nient'altro. E poi lo vede. Un nuovo Mobile Suit. "Non le farei del male!", grida la sua testa. Riesce a evitare la sventagliata di morte. E lo vede scappare tra le torri di cemento e acciaio. "Codardi.Deboli." I suoi pensieri militari, ciò che le battaglie gli hanno insegnato, tornano prepotentemente a galla. Un nemico risparmiato è un nemico che tornerà per ucciderti. E non può permetterselo. Lei deve vivere. E' un nemico veloce, ma inesperto. Non sa come coprire le sue traccie, non ha visto gli scontri che ha visto lui. Un altro giovane novellino della federazione mandato al macello. Giovane come la sua Aina? Non riesce a non pensare al povero ragazzo seduto in quel mezzo. Vorrebbe lasciarlo andare. Vorrebbe risparmiarlo. Ma non può concedersi il lusso della pietà, se vuole proteggere lei. Lo segue fino al limite della città. Scorge il suo riparo. Sarebbe così facile piombargli addosso dall'alto, mettere fine all'ennesima vita. "Giovane novellino...hai forse diritto anche tu ad una possibilità?...PROVAMELO!" Sorride mentre la sua frusta taglia l'aria, trapassa muri e mattoni e si dirige rapida come una vipera pronta a mordere verso il suo obbiettivo. Il frastuono è assordante, e si immagina il terrore del suo antagonista preso di sorpresa. "Giovane novellino... non c'è nessun posto dove nascondersi"
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NO PLACE TO HIDE -Rappresentazione di un istante (Le foto! ATTENZIONE! TRAFFICO DATI IMMANE (e le anche ridotte di dimensioni e numero.....) )
CONCLUSIONI
Avevo un'idea e ho cercato di rappresentarla al meglio delle mie scarse capacità. Spero che almeno l'abbia sfiorata nella realizzazione del mio progetto. E sono sincero, è forse uno dei lavori (dentro e fuori l'hobby) che più mi ha coinvolto e divertito, che mi ha "rubato" tempo e in cui ho cercato di impegnarmi al massimo. Difetti? Sono sotto gli occhi di tutti, farne un elenco ci sarebbe da riempirci una libro! Ma prometto che entro la fine di questo secolo migliorerò ancora! Ora che è tutto finito mi sento spossato ma soddisfatto. E ringrazio tutti voi per avermi permesso di condividere una cosa così. E soprattutto vi ringrazio per l'attenzione e la capacità di sopportare una post così colossale. Vi adoro tutti!
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