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Buongiorno a tutti e un ringraziamento per l'attenzione.
Continuo con l'aggiornamento del W.I.P., e più in particolare sulla presentazione dell'ultimo MS protagonista della scena che tenterò di rappresentare.
HGUC 1/144 MSM-07E 'Z'Gok Experiment'
Sviluppato dalla MIP Company, lo Z'Gok Experiment è una diretta evoluzione del famoso Z'Gok (certamente il più famoso tra i Mobile Suit anfibi di Zeon), di cui mantiene le linee e l'impostazione strutturale, ma con migliorie atte ad una maggiore ottimizzazione nell'utilizzo subacqueo e terrestre (praticamente un "pimp my Z'Gok"... ).
Seguendo la mia tipica scaletta di lavoro, essermi preparato tutto il necessario, allo snapfit preliminare e classica immersione in bagnetto purificante (che ormai considero più come un rito scaramantico che come un procedimento effettivamente utile in questa fase di lavoro, visto che poi il bagnetto verrà ripetuto appena prima della primerizzazione per eliminare qualsiasi segno di polvere), inizio l'assemblaggio del modello, partendo dalla zona "testa/torace".
E' la volta della costruzione delle braccia, caratterizzate dagli enormi artigli (uno in più rispetto al modello originale di Z'Gok) e soprattutto da un tipo di rivestimento a "scaglie" che mi ha dato un pò di grattacapi sul lato "solidità": praticamente tutta la zampona artigliata è unita al busto tramite un perno con due svasi che si incastrano su due sfere. Lo stesso perno viene ricoperto da diversi pezzi a "bicchiere" che simulano l'effetto di scaglie, simulando la flessibilità dell'arto. Sulla carta. In realtà ho notato che il sistema è estremamente fragile, nel senso che se non si muove il braccio con un certa accortezza, il braccio tende a smontarsi, con le scaglie a cascata che volano ovunque, soprattutto l'incastro sulla spalla risulta maggiormente instabile, forse dovuto all'incastro stesso un pò deboluccio rispetto al peso del braccio stesso. Niente di drammatico, semplicemente un pò difficoltosa la messa in posa (praticamente non il miglior kit con cui giocare... )
Proseguo con l'assemblaggio del bacino. Il busto e il bacino sono uniti tramite un peg a sfera, e l'unico movimento consentito è una sorta di effetto basculante avanti e indietro, quindi nessuna rotazione (quindi il MS per girarsi deve praticamente roteare completamente su se stesso)
Ultima parte nell'assemblaggio preliminare: arti inferiori e piedi. Anche in questo caso come per le braccia, viene utilizzato lo stesso sistema di rivestimento a scaglie su un perno di incastro. A differenza delle braccia però queste risultano più solide senza rischio di "auto-esplosione". Le generose dimensioni dei "polpacci" e dei piedi permetto una stabilità ottima al modello, anche se i movimenti vengono un pò sacrificati.
Dopo aver montato l'Hydro Jet Booster (simile a quello dell'Hy-Gogg), assemblaggio finale e alcune immagini.
Per questo modello ho evitato pannellature aggiuntive. A parte il rischio di fare qualche ennessima vakkata, ho valutato la conformazione stessa del mezzo, molte parti stondate, e alcune linee già create dai punti di giunzione (come sugli avambracci e sui polpacci) quindi ho pensato di non aggiungere altro peso al modello e perchè sinceramente non mi veniva niente di funzionale e semplicemente mi sono concentrato su una gimmick che vorrei sfruttare nel diorama. Se non ho effettuato modifiche estetiche, ho comunque leddato anche questo monoeye. Lo spazio all'interno del torso/testa mi ha permesso anche in questo caso di installare il portabatteria e trovare il modo di accendere e spegnere tutto con un interruttore che purtoppo ho dovuto mettere appena al di sotto della schiena (compromesso migliore per accedervi senza impazzire in manovre assurde, soprattutto nell'ottica del diorama finale).
Dopo aver testato il tutto, smonto tutto e provvedo a rilavare ogni singolo pezzo, strofinando bene con un vecchio spazzolino per eliminare qualsiasi residuo di limatura e di grasso. Proteggo gli incastri e le zone sensibili con il solito nastro Tamiya per mascherature, quindi primerizzo mediante bombolette (sempre della Scale 75). Dopo aver atteso le canoniche 24h per una perfetta asciugatura del primer, ho iniziato la fase di colorazione.
Ho rispettato quasi totalmente lo schema cromatico originale, unica dettaglio cambiato è la colorazione degli artigli che ho preferito colorare con una tonalità metallica per dare l'idea di qualcosa di più "tagliente e perforante". I colori utilizzati sono sempre Vallejo stesi a pennello.
Per il torace e le parti di corazza sugli arti ho utilizzato una tonalità di Medium Sea Grey e Blue Grey Pale (10/4/4), sfumando in seguito tramite drybrush con Sky Grey e Pale Grey Blue (10/3/3) le estremità e le zone in cui la planarità del pezzo varia leggermente, per tentare di rendere un pò meno omogeneo e piatto il colore.
I pezzi relativi alle "scaglie" di gambe e braccia sono stati dipinti in una gradazione di White a cui ho aggiunto un pizzico di Deck Tan per rendere meno "bianco" il tutto (10/2/4).
Per rendere gli artigli più metallici ho provveduto dopo una stesura di Glossy Black a utilizzare sempre i metal color Vallejo, più precisamente nella tipologia Pale Burnt Metal. Ho però tentato di non stendere in maniera perfetta il colore, cercando di farlo "rovinare" per simulare una leggera usura sugli artigli.
I dettagli dei truster e dello sportello del cockpit sono stati colorati con un Red a cui ho aggiunto qualche goccia di clear orange, che poi ho a sua volta utilizzato per lumeggiare gli spigoli della parte (7/2/3). Le parti come i Truster dei piedi, le griglie sul torace, e le "mani" sono state dipinte con un German Grey a cui è stato aggiunto del Metal Medium per rendere il tutto più metallico.
Finita la colorazione di ogni parte ho provveduto a proteggere il tutto con un trasparente lucido della vallejo (sempre a bomboletta), per iniziare in seguito la fase di panel line, decal e invecchiamento.
Per ora è tutto, proseguirò in seguito con la parte finale del W.I.P. sullo Z'Gok Experiment.
Ringrazio ancora tutti per l'attenzione.
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