[OPEN] Inlandsis -Diorama- W.I.P.

HGUC 1/144 MSM-03C 'Hy-Gogg' + HGUC 1/144 MSM-07E 'Z'Gock Experiment' + 2 HGUC 1/144 RGM-79D 'GM Cold Districts Type'

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  1. Darklythe
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    Buongiorno a tutti,
    prima di tutto mi voglio scusare per la mia scarsa presenza (nonostante quotidianamente non manco di visionare sempre i lavori e i topic di questo forum) dovuta ad una serie di eventi sciagurati che spaziano dal ripristino di abitazione per un alluvione, motivi di salute abbastanza seri di famigliari, impegni di lavoro pressanti, ed aggiungiamo pure nelle ultime due settimane un problema odontoiatrico che mi ha letteralmente debilitato con un dolore insopportabile, rischiando pure di paralizzarmi la mandibola,a ridosso di una completo intervento di rintonacatura degli esterni della casa, mi accingo ormai allo scadere del tempo a iniziare il W.I.P. per il lavoro che intendo presentare per questo contest. Grazie a Dio, nei pochi ritagli di tempo che mi sono stati concessi (e si che che ero partito così bene...), sono riuscito a produrre qualcosa e FORSE c'è ancora una vaga speranza di finire il tutto prima della deadline del contest, anche se ormai purtroppo la mia priorità sarà di finire, senza farmi prendere dallo sconforto e dalla fretta.

    In secondo luogo mi scuso già da ora per la "prolissità"del post, che già la sintesi non è una mia peculiarità, figuriamoci quando c'è abbastanza materiale.... <_<

    Vabbè, le cose serie ora:

    In questo mio lavoro volevo tentare di rappresentare un situazione chiaramente ispirata alla prima puntata dell'OAV Mobile Suit Gundam 0080:War in the Pocket, serie in 6 episodi ambientata nell'Universal Century durante la Guerra di un Anno. La peculiarità di questa serie è, almeno secondo il mio punto di vista, l'approcio della classica tematica "dramma della guerra" vista attraverso gli occhi di un bambino, e la profonda caratterizzazione dei personaggi del cast (lontani dal canone "pilota che per caso si trova ai comandi di un super mezzo e poi si scopre con talenti uber power"), quasi tutti abbastanza "normali". L'opera in sè può contare su un impatto emotivo parecchio accentuato, al pari di un MS 8th Team o del più recente Thunderbolt, e sicuramente penso che il finale (che non spoilero se per qualche motivo qualcuno non ha ancora avuto modo di vedere) sia un metaforico pugno nello stomaco. Nonostante la brevità dell'opera e il marcato accentramento della vicenda sui personaggi anzichè sui mezzi, l'OAV presenta dei peculiari e sicuramente apprezzabili Mobile Suit: a farla da padrone sono certamente il Gundam RX-78NT-1 "Alex", il prototipo destinato ad Amuro, e il famigerato MS-18 Kampfer, con il loro design azzeccato, ma per questo diorama mi sono riservato di utilizzare 3 tipologie di MS diciamo "minori": l'Hy-Gogg, evoluzione del MSM-03 Gogg (che obbiettivamente i punti in comune tra i 2 sono veramente scarsi, anzi sembra il classico spot per prodotti dimagranti "PRIMA DELLA CURA-DOPO LA CURA"), l'Z'Gock Experiment, la versione appunto sperimentale e "pimpata" del più classico fra i MS anfibi di Zeon, e i sempre classici e bistratati GM della federazione, qui nella versione Cold Climate, ovvero versioni adattate per operare in climi rigidi. L'idea è provare a imbastire il mio classico "fotogramma" dell'inizio dell'incursione di una parte del Cyclops Team alla base artica della Federazione, nel tentativo di neutralizzare il prototipo del nuovo Gundam prima che questi diventi operativo. Considerate però cercherò di rappresentare un'ipotetica scena non mostrata, ma comunque spero abbastanza plausibile nella dinamica dell'episodio, contestualizzata da un (...TREMATE... -_- ) racconto...

    Per realizzare il progetto mi sono creato una personale scaletta di lavoro (...all'inizio mi ero dato anche dei tempi, ma tant'è.... :cry:), soprattutto per aiutare ME STESSO

    1-Montaggio a secco dei gunpla (2 RGM Cold District, l' Hy-Gogg e lo Z'Gock Experiment), con conseguente carteggio dei pezzi e allargamento delle sedi dei peg, per darmi un idea degli ingombri e della posabilità dei modelli per il diorama

    2-Primo imbarazzante tentativo di pannellature autoincise e leggere modifiche funzionali con plasticard

    3-Prova illuminazione con LED (a.K.a. "Effetto Presepe") e studio "dove mettere l'interruttore" (basta batterie e attacchi "volanti")

    4-Smontaggio, lavaggio e primerizzazione dei pezzi

    5-Colorazione

    6-Decal,Weathering, e Leddaggio finale

    7-Costruzione Diorama

    Praticamente ad oggi sono più o meno alla fase 6 e 3/4... (sto aspettando che asciughi il protettivo opaco sullo Z'Gock, per rimontarlo e leddarlo, e poi si passa alla prepazione della scena).

    Per comodità (visto che me la sono tirata eccessivamente lunga nei tempi...) in questo Wip presenterò a trance i vari soggetti fino al punto 6, lasciando per ultima la costruzione del diorama. Mi scuso già per il livello del WIP che non sarà interessante o utile come altri che ho visto per questo contest (ce ne sono alcuni che potrebbero essere catalogati come veri e propri manuali, vista la precisione e l'accurata spiegazione per ogni singolo dettaglio), ma la precisione e il tecnicismo latitano un pò nella mia persona....

    Orbene...

    HGUC 1/144 RGM-79 'GM Cold Districts Type'

    Le due unità federali sono state assemblate singolarmente, ma modificate e colorate nello stesso tempo, cercando di mantenere una certa coerenza che potrebbe mancare nel caso di una troppo gap temporale tra la conclusione di una e dell'altra (...sono previdente, PURTROPPO... <_< ), ma tenendo però conto di come sarebbero dovute presentarsi nella scena (l'unità 06 e l' unità 0).

    Dopo il classico bagno "purificante" per eliminare gli eventuali tracce oleose dagli stampi, procedimento che poi verrà ripetuto dopo l'assemblaggio a secco e le eventuali modifiche, inizio il montaggio. Sarà per la perdita di manualità visto la forzata lontananza da cutter e tronchesine, o perchè l'ultima volta che ho toccato un kit erano in scala MG 1/100, nonostante non ci ho perso molto a montare a secco, ho trovato ANCORA qualche difficoltà nel fare il tutto, come da una parte la mancanza di dettagli particolareggiati propri della scala superiore, l'assenza di un innerframe, e qualche limite nelle gimmick, qualche difficoltà maggiore ad eliminare alcune seamline, mi ha fatto rimpiangere un pò la scala maggiore.



    Rigorosamente seguendo il manuale inizio con la costruzione del busto. Purtroppo alcune linee di giunzione tra i 2 pezzi non saranno stuccate, poichè per la modifica "luminosa" ho neccessità che la parte sia comodamente "divisibile" per alloggiare il porta batterie a e permettermi di far passare fili ecc per un interuttore esterno (che nei limite del modello cercherò di nascondere).

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    Qui sono evidenti le linee di giunzione che non ho volutamente stuccato per motivi "funzionali"

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    Proseguo con l'assemblaggio degli arti superiori, cercando di limitare le linee di giunzione con la classica tecnica "cement+scartavetrata".



    Passo al montaggio del bacino e delle classiche gonnelline anteriori. Qui applico la prima modifica banale, cioè separo in due parti il pezzo della "gonnellina" anteriori, in modo da permettere un movimento indipendente ad entrambe le parti.

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    Qui si nota il taglio a 45° dei peg di incastro che, insieme ad un lieve allargamento del foro, permette di agevolare il distacco dei pezzi per le operazione successive

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    Il pezzo unico della gonnellina

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    Movimento indipendente dopo la divisione del pezzo. Sarà una stupidata ma il movimento (tipo una gamba in avanti leggermente piegata e una in dietro) ne guadagna in sensatezza (IMHO)


    Successivamente preparo le parti che andranno a comporre gli arti inferiori. Anche qui alcune linee di giunzione sono venute via, altre invece "gnè-gnè" -_-

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    Il movimento è abbastanza semplice: i punti di articolazione sono limitati al ginocchio e solo leggermente alla caviglia

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    Qui si nota ancora il movimento indipendente della gonnellina

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    Assemblamento a secco finale.



    Il modello è abbastanza proporzionato e sicuramente è una variante ben riuscita del glassico GM, nonostante ho notato una certa difficoltà nel fargli impugnare correttamente il Bullpop Machine Gun con entrambe le mani (una sul calcio e una sul caricatore laterale)e una non particolarmente piacevole mano dx che impugna la beam saber in un pezzo unico (sono presenti 4 paia di mani: 1sx e dx a pugno, 1 sx aperta, e 1 dx appunto "fusa" con la saber [...e pure bianca... a secco non sarebbe granchè... -_- ]

    Montaggio Scudo

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    Lo scudo viene impugnato con il classico aggancio sull'avanbraccio ed eventualmente si può utilizzare la maniglia per una presa più salda


    Alcune immagini finali dell'assemblamento a secco dell'Unità 01.



    Il procedimento del montaggio dell'Unità 06 (la sua gemella) è praticamente lo stesso, quindi non vi tedierò ripronendo le stesse foto, ma metto solo le foto in cui ho praticato delle piccole modifiche funzionali.

    Prima di tutto, ho adattato il busto (l'interno principalmente) per potervi alloggiare il porta batterie per 2 LR44 necessarie alfunzionamento del micro led SMD che illuminerà il visore e il sensore della testa.

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    (e si chiude perfettamente....escludendo le linee di giunzione sopra le spalle)

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    Ho dovuto accorciare il perno di innesto bacino/tronco per permettere l'alloggiamento del porta batterie


    Per staccare un pò i 2 modelli ho optato a cambiare leggermente la configurazione delle unità, senza strafare. Praticamente l'Unità 06 porterà lo scudo sulla schiena (mi serve nell'economia della scena), permettendogli di mirare con il bullpop in maniera più fluida. Ho quindi rimosso il peg di aggancio sul "bracciale" dell'avambraccio per fissarlo tramite un supportino sul backpack, su cui si può fissare lo scudo, mantenendo una totale mobilità dello stesso.

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    (...non guardate quella pseudo patacca (stucco per rimediare ad un foro), era un tentativo poco riuscito per inserire dentro il backpack l'interruttore, ma l'escursione era troppo breve per accedervi senza difficoltà)

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    Dopo aver concluso il montaggio a secco dei due GM, mi accingo al mio primo tentativo di pannellature e di incisioni sulla loro corazza, che rimane estremamente uniforme senza particolari di rilievo. Purtroppo il risultato non è sicuramente degno di nota (le imprecisioni abbondano) ma più che altro mi è servito per provare un qualcosa di nuovo e cercare di capire dove ho sbagliato e non commettere più gli stessi errori nei prossimi lavori. Per fare le pannellature, dopo aver provato a matita su una lineart del modello stampata da internet, ho utilizzato un punteruolo HT-243 della Wave per tracciare una prima linea seguito da uno scriber OLFA, mediante guide con nastro DYMO e un carving tape 3mm della Hiqparts (sinceramente mi sono trovato meglio con quest'ultimo, un po meno rigido ma più gestibile penso su questa scala...ma sono considerazioni da niubbo totale). Su alcuni pezzi ho traccato le linee a matita cercando di "orientarmi" utilizzando dei punti di riferimento (vertici, spigoli, larghezza nastro) per tentare di crearle abbastanza simili su entrambi i modelli (già era un patema farle su UN modello, figuriamoci su DUE! :wacko: )

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    (sono partito con i pezzi più semplici....)

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    Principalmente mi sono concentrato sulle pannellature delle gambe, poichè risultano le meno dettagliate nel modello originale

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    Ho provveduto ad aggiungere un piccolo dettaglio in plasticard (0,4mm)sul retro della gamba.


    Nello stesso modo ho provato a dare più "movimento" al retro del bacino, aggiungendo anche alcuni piccoli (e anche inutili) dettagli in plasticard. Aiutandomi con un template hasegawa ho fatto anche delle piccole aggiunte alle corazze frontali delle gambe, sempre in plasticard da 0,4 mm (se uso questo spessore è perchè mi sono accorto che dove lavoro ne posso reperire letteralmente CHILOMETRI, del bel polystyrene 400 micron. In un paio d'ore mi sono fatto una scorta vitalizia).

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    L'idea era di un aggiunta di rinforzo alle zone più esposte del mezzo, e quindi più soggette a usura e rischi, magari raffazzonata nelle officine di manutenzione della base.


    Ho cercato inoltre di rendere più dettagliati gli scudi, come se fossero costituiti da più "placche" e non da un solo pezzo unico. Per simulare dei rivetti o punti di aggancio ho praticato dei fori con un pinvise con punta 0,1mm.

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    Prima e Dopo. Mi rendo conto che la pulizia delle panel line lascia un pò a desiderare.

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    Negli arti superiori ho solo provveduto a chiudere solo i buchi per l'innesto dello scudo con plasticard e sul torace una semplice pannellatura solo per dare un pò più dettaglio.



    Finiti gli esperimenti "PANELLATURE, INCISIONI E PLATICARD", mi accingo alla prova di illuminazione led del modello. All'inizio avevo pensato che entrambi i modelli avrebbero avuto l'illuminazione del visore, ma in corso d'opera mi sono reso conto che per un modello (nel contesto in cui verrà inserito nella scena) l'illuminazione sarebbe stata abbastanza inutile (e soprattutto poco fattibile, ma di questo ne parlerò prossimamente).
    Per illuminare il visore ho utilizzato un led SMD acquistato da Ledbaron. Pro:dimensione ridotta adattabile a qualsiasi punto in una scala come l'HG e luminosità elevata (anche se non a 360°). Contro: DELICATI. MOLTO DELICATI. Non tanto il Led in sè quanto le saldature dei fili sullo stesso (penso di averne disintegrate un paio prima di riuscire a finire il tutto.... <_< ).

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    Nella prima prova sussite un problema di "filtrazione" della luce attraverso la linea di giunzione, ma il problema viene risolto successivamente "scremando" la sede con del plasticard verniciato di nero e rivestendo l'interno delle zone a rischio con del semplice alluminio (che comunque non tocca i contatti del led, evitando il più classico dei cortocircuiti)


    Fatte tutte le prove, studiando dove mettere l'interuttore on/off del led (dopo un infruttuoso tentativo di metterlo nel backpack, ho optato di lasciare il miniswitch sul lato dello stesso ma all'esterno, e riesce a nascondersi abbastanza bene dietro lo scudo messo sulla schiena, ed è più comodo da utilizzare), inizia la fase più lunga ma gratificante del lavoro: la colorazione.

    Dopo aver smontato e lavato i pezzi, cercando di suddividere in parti pratiche per la pittura, mascherato con nastro tamiya le parti a rischio, sono passato alla fase di primerizzazione. Il primer è stato dato a bomboletta, nelle tonalità Bianco, Grigio e Nero. A differenza di altri lavori, questa volta è stato utilizzata la marca Scale75, e per quanto non sia un intenditore, il rapporto qualità/prezzo è più che buono. Anzi, a differenza di altri primer bianchi (Vallejo, Obscurium), ho notato che quello della Scale75 ha una presa migliore sui colori più difficili da stendere (bianco e sue varianti in primis) [Ricordo che anche questa volta tutti i modelli vengono interamente colorati a pennello, causa mancanza di attrezzatura per aerografia].

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    Bagnetto purificante

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    Fase di mascheratura

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    Pezzi dopo Primer


    Dopo aver atteso le canoniche 24 ore per permettere un idonea asciugatura e presa del primer sui pezzi, ho iniziato la pittura. Ho utilizzato colori Vallejo Model Color, alcuni Vallejo Model Air e per alcuni dettagli sempre della Vallejo la linea Metal Color. I colori sono stati diluiti con un acrylic thinner della AK interactive. Ho mantenuto quasi per intero lo schema cromatico originale, con solo qualche piccola variazione.



    Le parti bianche originali della corazza sono state ridipinte con un white in rapporto 10:3.Le parti aggiunte in plasticard come "rinforzo coperture" sono state colorate con una tonalità deck tan con una goccia di retarder in modo da rendere poco uniforme la superficie.



    Per il torso è stato utilizzato un Dark BlueGrey (10:4), mentre le griglie sono in BlackGrey (9)+ Black Glaze (1)+ Thinner (3), con dettagli in Aluminium.



    Le zone come le ginocchia,gomiti e piedi sono state colorate con una tonalità Medium Sea Grey+Dark Sea Grey (10:4:3). I dettagli (come i tubi dietro le ginocchia) è stato utilizzato una tonalitù Burnt Cadmiun Red con particolari sempre in alluminium.

    Lo sportello del cockpit e la zona centrale del bacino sono state colorate di rosso (5:1) con i dettagli in Flat Yellow.



    Lo scudo è stato dipinto utilizzando un Dark Red e un Carmine Red (3:8:4) esternamente mentre l'interno è stato dettagliato in German Grey (7:2).



    I Vernier sul back pack sono state dipinte con metal color tonalità Duralluminium, dopo essere stato precedentemente trattate conun Gloss Black Primer Vallejo. Stesse tonalità sono state utilizzate sulla Machine Gun Bullpop e sui Vulcan sulla testa.



    Dopo aver steso le basi di colore ho provveduto ad applicare un leggero effetto Drybrush agli spigoli, per simulare un'usura nei punti e soprattutto per rendere meno uniforme il colore di base.



    Dopo la colorazione, prima della pannellature e l'aggiunta di decal e weathering, ho protetto il tutto con un protettivo lucido della Vallejo (sempre a bomboletta).
    Per la definizione delle linee di pannello ho utilizzato il panelliner dell'AK Interactive, un enamel abbastanza fluido specifico per uso per capillarità (tonalità white and winter camouflage e Blue and Grey Camouflage) e ripulite le sbavature con white Spirit. Dopo ciò sono state applicate Water Decal del solito Samuel, anche se ho dovuto ripiegare nelle generiche destinate all'RGM terrestre, visto che le specifiche per questo modello non sono presenti.
    Gli effetti di invecchiamento o meglio di azione di agenti atmosferici avversi ho utilizzato alcuni prodotti specifici dell'Ak Interactive, nella fattispecie quelli destinati alle colature "Winter Streaking" e quelle della serie Naval che dovrebbero simulare l'azione del sale e della salsedine sulle verniciature. Ho provato a pensare dove sono dislocati i mezzi, ovvero in una base artica (per la precisione in una zona vicino all'artico, come potrebbe essere la Groelandia), dove l'azione di neve, ghiaccio, vento che porta spruzzi di acqua salata, potessero leggermente intaccare la colorazione dei mezzi (...e qui si potrebbe contestare tutta sta cosa, ma tant'è... l'idea non mi dispiaceva...). Ho tentato di velare le striature e i segni di colata, cercando di rimanere più plausibile possibile con la scala, ma sicuramente in alcuni punti ho evidentemente sforato. Le colate sono state ammorbidite utilizzando un pennello leggermente inumidito con White Spirit. Per simulare un accenno di fango tra le trame del piedone ho creato una pastella con un Damp Earth e plaster, che permette di dare un effetto più tridimensionale alla cosa.

    Carrellata di foto:

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    Dettagli Pannellature per capillarità

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    [...continua...]

    Step Finale per i modelli: Protettivo Opaco, e assemblamento finale.

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    Posizionamento finale led con interuttore.

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    Bene...direi che come primo post del wip...... :originalrage.gif:
    A chiunque sia riuscito ad arrivare fin qua...COMPLIMENTI! E scusatemi ancora per l'ammasso di parole.... Nei prossimi giorni aggiornerò un poco per volta....Forse.... -_-
    Ringrazio per la pazienza.
     
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